Il mio secondo cortometraggio, una bella avventura girata in una settimana a Le Forna, nella fantastica cornice dell’isola di Ponza. La prima esperienza in trasferta con la troupe e il cast, gomito a gomito 24 ore su 24 per più giorni. Una vera scuola di cinema, forse non dal punto di vista prettamente artistico o tecnico, ma sicuramente da quello relazionale e di rapporti lavorativi con altre persone. E poi un inno alla fantasia, e all’immaginazione. A vivere la vita con leggerezza e divertimento, cercando di cogliere di ogni occasione l’aspetto fantastico.
Il mio terzo cortometraggio, un progetto sicuramente ambizioso, sia nella scrittura che nella messa in scena. Un esercizio molto importante è stato girare un film d’epoca, con costumi, mezzi e ambientazioni degli anni della guerra. Ho scoperto che è tutto cinque volte più complicato, ma anche che, per i miei gusti, una volta finito è cinque volte più bello. Dovendo prepararmi a un lavoro come Aquile Randagie, è stata un’ottima scuola.
Progetto nato dopo un laboratorio di teatro e cinema con Massimiliano Bruno nel 2016, ha avuto una vita sofferta. Abbiamo interrotto la preproduzione due volte a causa di problemi fisici di due membri del cast, a distanza di due mesi, e siamo stati fermi per un annetto. Poi abbiamo detto che era ora di farlo. E lo abbiamo fatto. È stato interessante lavorare su più livelli narrativi e cercare di mischiare generi cinematografici in quindici minuti di storia. Ed è stato divertentissimo lavorare con il fantastico parterre di attori che avevo a disposizione. Forse non tutti conosciuti, ma sicuramente tutti molto bravi. Il corto è distribuito da Associak.
Dopo aver girato Aquile Randagie, ed essere usciti da un anno pesante come il 2020 sentivamo la necessità di rimetterci al lavoro. Una lezione di Alessandro Barbero sull’attacco di via Rasella ci ha fornito la storia. Avevamo il movente e l’opportunità, i mezzi di sicuro non ci mancavano! E così, collaborando con il Laboratorio di Arti Sceniche di Massimiliano Bruno, abbiamo provato a raccontare le ore convulse che hanno preceduto e (soprattutto) succeduto l’attacco di via Rasella. Per la serie, se non sono in costume non ci piacciono! Il corto è distribuito da Associak.
Un film CON l’autismo. Super Gió è stata un esperienza formativa e umana incredibile. Alessandro, il protagonista, mi ha dato tanto, si è fidato e affidato e abbiamo lavorato veramente bene. Ruben è stato un gioiello. Professionale, cortese, disponibile. E Paolo… bè, poco da dire. Abbiamo lavorato veramente bene. Così come con Adele, veramente una brava attrice. Bella squadra, bel testo, belle persone. E soprattutto grazie a OISMA avere così tanti ragazzi nello spettro autistico, sul set con noi a darci una mano ha reso quei 5 giorni di set una festa.
